UFFICIALE: Stop alle auto a Benzina e Diesel dal 2035. C’è l’OK del Parlamento Europeo
È ufficiale. L’assemblea plenaria dell’Europarlamento ha votato il provvedimento che vieterà la vendita di veicoli con motore termico alimentato a benzina o diesel. I voti a favore per l’approvazione del provvedimento sono stati 340, 279 i contrari e 21 gli astenuti.
Le auto usate con motore a combustione potranno continuare a circolare anche dopo quella data.
Quali sono le ragioni dietro questa scelta?
L’obiettivo del Parlamento Europeo è quello di ridurre del 55% le emissioni di CO2 rientrando nel pacchetto “Fit for 55’’, puntando alla neutralità climatica dell’Ue entro il 2050.
La principale preoccupazione che le opposizioni hanno voluto sottolineare è l’impatto che questo grande cambiamento avrà sulla filiera dell’industria automobilistica e sui posti di lavoro. Si suppone che circa 600 mila posti di lavoro saranno a rischio!
Proprio per questo è prevista una data intermedia, il 2026, in cui la Commissione dovrà riesaminare l’efficacia della proposta e valutare se rivederne gli obiettivi, valutando la possibilità di mantenere motori ibridi o alimentati con biocarburanti.
Un altro importante tassello che è stato proposto dal vicepresidente dalla Commissione Frans Timmermans per attuare la strategia del Green Deal riguarda la mobilità degli autobus che dovranno convertirsi a emissioni zero e per i camion che dovranno ridurre le loro emissioni del 45% dal 2030, del 65% dal 2035 e del 90% dal 2040 rispetto ai livelli del 2019.
Quali sono le alternative?
A livello puramente tecnologico, le alternative alle auto a benzina o diesel sono molte e valide. In molti casi, purtroppo, queste tecnologie sono difficilmente accessibili causa prezzi troppo elevati o scarsa disponibilità delle fonti energetiche.
Da qualche anno le auto elettriche si sono dimostrate un’alternativa più che competitiva. Il prezzo continua a rimanere più elevato rispetto alle auto a combustione, ma la disponibilità di torrette per la ricarica sta aumentando ed è possibile trovarne in quasi tutte le aree di servizio.
Lo stesso non si può dire per le auto a idrogeno e per i veicoli a cella a combustibile. Tralasciando i costi proibitivi per entrambe le tecnologie, in Italia i distributori di idrogeno si contano sulle dita di una mano mentre i motori a cella a combustibile stanno facendo molta fatica a guadagnarsi uno spazio nel mercato automobilistico.
Tuttavia i vantaggi di queste due alternative sarebbero particolarmente incisivi: infatti, il principale prodotto di scarto di entrambi i motori sarebbe della semplice acqua che non solo non avrebbe effetti inquinanti, ma potrebbe addirittura rivelarsi un beneficio per l’ambiente e per il clima.
Per questo motivo l’Europa prevede la piena implementazione di queste due tipologie di motori entro il 2050.