Il settore automotive è in crisi e non è certo una novità. Questa situazione é iniziata più di due anni fa a causa della pandemia, ma Il biennio 2022-2023 che secondo gli esperti poteva rappresentare una ripresa importante dopo la crisi sanitaria, sembra poter aprire uno scenario ancora peggiore a causa della guerra in ucraina che sta avendo luogo proprio in queste settimane.
I due paesi coinvolti nel conflitto (Russia e Ucraina) sono fondamentali nella catena di rifornimento di materie prime essenziali per la creazione delle batterie. La Russia ad esempio é uno dei principali produttori di nichel al mondo, infatti il prezzo di questo materiale é cresciuto quasi del 200% nelle ultime settimane.
Un altro materiale in forte crescita é il cobalto da cui dipende circa il 25% del costo di un pacco batterie, infatti è passato dai 50€ al kg del 2021 ai 70€ al kg di questi primi mesi del 2022.
Il litio nello stesso periodo di tempo é passato da 5€ al kg a 30€ al kg. Non scordiamoci anche di acciaio e alluminio che stanno sfiorando cifre record da oramai diversi mesi e del carburante, fondamentale per trasportare tutto questo materiale.
Questa situazione porterà i produttori ad aumentare i prezzi dei veicoli, specialmente di quelli elettrici e questo potrebbe senza dubbio rappresentare un grave rallentamento per la diffusione delle auto elettriche di nuova generazione e a zero emissione, che già prima avevano come punto debole principale il prezzo.